Da sempre ricerca archeologica e antropologica hanno trovato un terreno di indagine comune nell’analisi dei rituali funerari antichi, attraverso lo studio delle complesse connotazioni simboliche insite nel cruciale momento di passaggio rappresentato dalla sepoltura di un defunto. Nel mondo greco e romano, il morto rappresentava un potente elemento negativo che doveva essere onorato, tutelato e protetto affinché continuasse a svolgere, come antenato, la propria funzione di nume tutelare della famiglia. In ogni luogo e tempo, le diverse comunità hanno adottato pratiche funerarie improntate a norme alquanto rigorose.
È stato così possibile definire alcune costanti, in gran parte legate all’organizzazione sociale e al culto funebre, che caratterizzano le diverse pratiche e definiscono il profilo dei riti più usuali. Sebbene possano esistere contaminazioni o sovrapposizioni all’interno dei medesimi contesti archeologici -si pensi solo alla convivenza di riti inumatori e crematori nelle necropoli romane-, è stato possibile stabilire una sorta di “canone” del rituale funerario.
All’interno di questo panorama, sono stati individuati sporadici casi che si allontanano in modo netto dallo scenario consueto e che, per le proprie caratteristiche, rivelano una precisa volontà dei vivi di intervenire sul corpo defunto in maniera inconsueta e, a volte, brutale.
Questi casi vengono definiti “sepolture anomale” (deviant burials).
Ad essi è dedicata la mostra “Sepolture anomale – Indagini archeologiche e antropologiche dall’epoca classica al Medioevo in Emilia Romagna”
L’inaugurazione della mostra è preceduta da una giornata di studio, promossa dal Museo Civico Archeologico di Castelfranco Emilia in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e le Università di Bologna, Ferrara, Pisa e Bordeaux, allo scopo di introdurre ed approfondire i temi trattati nell’omonima esposizione. “Sepolture anomale. Indagini archeologiche e antropologiche” presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale, sabato 19 dicembre 2009 dalle 9.30 alle 18.
La mostra sarà allestita presso:
Castelfranco Emilia (MO)
Museo Civico Archeologico
Palazzo Piella, Corso Martiri n. 204
dal 19 dicembre 2009 al 21 febbraio 2010